Ogni giorno ci definiamo come dei grandi produttori di spazzatura, questa però non è tutta la stessa, perché esistono sostanze che derivano da attività umane ed altre che derivano da ciclo naturali. A tal proposito i rifiuti si classificano in urbani e speciali, sulla base della loro provenienza. La principale linea di demarcazione tra i due rifiuti, non dipende da proprietà fisico-chimiche, ma dall’origine. Questa può essere un’abitazione o un normale stabilimento. I rifiuti urbani quindi è facile intuire che siano quelli che vengono prodotti all’interno della vita domestica che vengono amministrati dal proprio comune sul versamento di contributi fiscali. I rifiuti definiti invece come speciali nascono nelle aziende e vengono spesso gestiti da aziende appositamente autorizzate allo smaltimento. Gestire questa tipologia di rifiuti non è facile né tecnicamente , né burocraticamente, motivo per cui è sempre un bene affidarsi alla conoscenza di team competenti. Visitando www.novaecologica.it potrete inoltre consultare un team capace anche di aiutarvi con il mud rifiuti, un importante documento da presentare periodicamente per dichiarare la tipologia e la quantità di rifiuti emessi.
Come si smaltisce?
Spesso i rifiuti speciali sono rifiuti i cui materiali hanno delle composizioni e dei livelli di pericolosità differenti. Ogni materiale di scarto, avendo specifiche proprietà, va gestito e trattato secondo modalità e procedure differenti. Per di più, questi materiali, essendo potenzialmente molto dannosi per l’ambiente e per la nostra salute, vengono monitorati e controllati in tutte le loro fasi di raccolta, trasporto, stoccaggio, recupero e smaltimento. Tutte le strutture pensate per trattare i rifiuti speciali vengono concepite per specifiche esigenze e requisiti, secondo quanto sancito dalla legge. Esemplare è la gestione dei rifiuti speciali non recuperabili, che vengono smaltiti all’interno di discariche controllate e altamente monitorate. Esistono inoltre i rifiuti sanitari pericolosi, i quali possono essere gestiti con la tecnica della sterilizzazione a vapore, che rilascia i materiali dalle loro componenti infettive.
I termovalorizzatori
Importanti quantità energetiche da reimmettere all’interno degli impianti, da qualche anno in molte città di tutto il mondo e italiane, sono state integrate negli impianti e nelle abitazioni. Questo permette e permetterà non soltanto il rispetto dell’ambiente, ma anche un grande risparmio in termini economici e di quantità di anidride carbonica emessa. Il combustione monitorata che crea energie all’interno di realtà apposite, viene generata dai termovalorizzatori, i quali possono garantire un ottimo smaltimento e, al contempo, un riciclo salutare per l’energia che noi tutti utilizziamo.