Nel mondo affascinante dell’esoterismo, la lettura dei Tarocchi è una delle pratiche più amate per esplorare il passato, il presente e soprattutto il futuro. Ma tra le domande più frequenti che emergono durante una sessione vi è senza dubbio quella legata a quelli che sono i tempi dei tarocchi: “Quando accadrà ciò che vedo nelle carte?”.
Rispondere a questo interrogativo non è semplice, poiché il tempo nei Tarocchi è una dimensione sottile, simbolica, spesso sfuggente. Eppure, esistono metodi, segreti interpretativi e riferimenti simbolici che permettono di affinare la percezione temporale nelle stese.
In questo articolo verrà esplorata in profondità la tempistica dei tarocchi, per offrire un quadro chiaro e suggestivo su come il tempo può essere interpretato attraverso gli arcani.
La tempistica dei tarocchi: un’arte sottile tra intuizione e simbolismo
Comprendere la tempistica dei tarocchi richiede molto più che una conoscenza tecnica delle carte. Si tratta di un’arte che unisce intuizione, conoscenza simbolica e attenzione al contesto della domanda.
I Tarocchi, i quali funzionano diversamente rispetto all’astrologia, non funzionano come un orologio, ma indicano piuttosto il “quando” in relazione a energie in movimento, fasi interiori e condizioni esteriori.
Il tempo non è lineare, bensì qualitativo: un evento potrebbe essere prossimo, ma richiedere ancora un’elaborazione interiore da parte del consultante per manifestarsi davvero.
Un errore frequente è cercare nei Tarocchi date precise, come se si trattasse di un calendario. In realtà, ciò che le carte offrono è un’indicazione energetica: mostrano se un’energia è pronta, se va maturata, se è in fase di cambiamento. Alcuni arcani, come il Mondo o il Sole, possono suggerire tempi brevi, mentre altri, come l’Eremita o il Giudizio, indicano attese più lunghe.
Gli arcani maggiori e il tempo simbolico
Gli arcani maggiori svolgono un ruolo chiave nell’interpretazione temporale, poiché ciascuno porta con sé un significato cronologico implicito. Per esempio, il Carro suggerisce rapidità, movimento imminente, evoluzioni in corso. La Torre, invece, può annunciare cambiamenti improvvisi ma anche il bisogno di lasciare che il caos si plachi prima che qualcosa accada.
Alcuni cartomanti associano gli arcani a stagioni, altri a mesi dell’anno o a segni zodiacali, offrendo così un’interpretazione più ancorata al tempo convenzionale.
Tuttavia, la lettura simbolica rimane quella più autentica e profonda: la Papessa, ad esempio, è legata al tempo dell’attesa, della gestazione, della preparazione silenziosa. Non è solo importante “quando”, ma in quale condizione interiore il consultante si trova.
Le carte numerate e le sequenze temporali
Le carte numerate degli arcani minori offrono una struttura utile per elaborare una sequenza temporale. I numeri da uno a dieci possono rappresentare stadi evolutivi di una situazione: l’Asso, ad esempio, è l’inizio immediato, mentre il Dieci è spesso il compimento o la fine di un ciclo.
In alcune letture, il numero della carta può essere collegato al numero di giorni, settimane o mesi, ma questo richiede un certo livello di sintonia con la stesa e l’energia generale della lettura.
La tempistica dei tarocchi in questo caso non è rigida: va sentita, più che calcolata. Le carte di bastoni, ad esempio, sono spesso associate a tempi veloci, mentre quelle di coppe possono indicare periodi più lenti, legati all’elaborazione emotiva.
I semi come indicatori di velocità
Un ulteriore elemento utile nell’interpretazione del tempo nei Tarocchi è rappresentato dai semi degli arcani minori. Ogni seme porta con sé una qualità temporale specifica.
I bastoni, legati al fuoco e all’azione, parlano di dinamismo, iniziative rapide, eventi che si sviluppano in tempi stretti. Le spade, collegate all’aria e alla mente, indicano transizioni veloci ma anche conflitti interni che possono rallentare l’esterno.
Le coppe, che rappresentano l’acqua, suggeriscono tempi lunghi, legati a processi interiori profondi. Infine, i denari, associati alla terra, sono generalmente connessi a ritmi lenti, cicli concreti, crescita costante e graduale. La tempistica dei tarocchi si modula dunque in base all’elemento dominante nella stesa, offrendo così un’indicazione più completa.
Tecniche di lettura per definire il tempo
Esistono alcune tecniche specifiche per affinare la percezione del tempo nei Tarocchi. Una delle più note è quella di disporre le carte in una sequenza cronologica e osservare i passaggi energetici: da carte lente a rapide, da statiche a dinamiche. Questo metodo permette di visualizzare un percorso temporale.
Un altro approccio consiste nell’abbinare ogni posizione della stesa a un periodo definito, come “entro un mese”, “entro tre mesi”, “entro l’anno”. In questo caso, è importante che la domanda iniziale sia molto chiara. Anche il consultante deve essere disposto ad accettare una risposta che riguarda fasi e processi, più che date precise.
Quando i tempi non coincidono con le aspettative
Un aspetto delicato dell’interpretazione temporale riguarda la disillusione: spesso il tempo indicato dalle carte non coincide con quello che il consultante desidera. È importante comprendere che i Tarocchi mostrano un potenziale, ma non sono una sentenza. Eventi possono ritardare o anticipare a seconda delle azioni, delle scelte e delle resistenze personali.
La tempistica dei tarocchi non è mai definitiva, ma cambia con l’evolversi della situazione. Per questo motivo, molte letture consigliano di non insistere troppo sul “quando”, ma di concentrarsi sul “come” e sul “perché”. Il tempo giusto è spesso quello in cui si è davvero pronti, dentro e fuori.
