Una delle condizioni sicuramente più fastidiose, che possono riguardare la dentatura di una persona, riguarda le carie. Trattasi di una situazione che può svilupparsi soprattutto in una prima fase di adolescenza o alla fine dell’infanzia, a causa di una mancata cura igienica, ma nulla toglie che le carie si sviluppino anche più in là con il tempo.aldilà del riconoscere la caria e la causa che l’ha generata, è importante tentare di comprendere come fare e, soprattutto, quale possa essere il trattamento da realizzare per una corretta cura del dente cariato. Di seguito, si indica tutto ciò che c’è da sapere in merito.
Come riconoscere una carie e la causa della sua nascita
Prima di capire come trattare una carie, è importante riconoscere di averne una, soprattutto nel caso in cui si inizino ad accusare alcuni sintomi che non dovranno essere equivocati con quelli di un banale mal di denti o con un’altra condizione. Il riconoscimento della carie, in realtà, non è molto complicato, dal momento che, anche esteticamente parlando, quest’ultima inizia a mostrarsi man mano che progredisce, arrivando fino alla polpa del dente: in termini generali, quando si sviluppa, la carie causa grande dolore, restituendo, esteticamente parlando, l’idea di un buco con materiale più molle, rispetto a quello di altri denti. Uno dei primi sintomi della carie, però, è una più marcata sensibilità dentale, soprattutto quando si beve acqua fredda o quando si lavano i denti; successivamente, inizia il caratteristico dolore ai denti, che avviene soprattutto per gengivite, ascesso o dente bucato, nelle fasi più avanzate della carie.
Ma qual è la causa di questa condizione? In termini prettamente medici, sono ancora sconosciute le cause vere e proprie della carie: è chiaro che, queste ultime siano causate da batteri che possono diventare pericolosi dando vita ad un processo carioso improvviso; in genere, le carie nascono a causa di sporcizia o condizioni igieniche non del tutto sane, dal momento che il batterio del lattobacillo, cibandosi di glucosio, inizia a produrre prodotti di scarto con alto contenuto di acidità, che generano le carie. Tuttavia, dire che le carie si originano dalla sporcizia dei denti non è corretto, dal momento che queste ultime possono nascere anche in condizioni di perfetta igiene dentale.
Quali cibi assumere per le carie?
Come detto precedentemente, non sempre è valida la correlazione tra igiene dentale e carie, ma esistono comunque dei cibi che sono sconsigliati nel caso in cui si voglia prevenire, quanto più possibile, la formazione di una carie. Innanzitutto, sarà necessario lavare i denti quanto più possibile, specie dopo i pasti e soprattutto la sera prima di coricarsi. Tra gli alimenti che potrebbero provocare una formazione più rapida delle carie, ci sono gli zuccheri semplici come il saccarosio e il glucosio, di cui il lattobacillo si ciba. Altri alimenti sconsigliati sono quelli appiccicosi come le caramelle e la marmellata. Infine, possono essere pericolosi anche alcuni agrumi, le fragole e l’ananas, a causa della componente acida molto marcata di questi frutti.
Come trattare la carie
A questo punto, non si può che procedere con le fasi da seguire per il trattamento della carie. Il primo aspetto utile è, come si diceva precedentemente, quello della prevenzione, per quanto possibile e nei limiti dell’educazione alimentare di una persona; nel caso in cui si inizino a manifestare i primi sintomi delle carie, si consiglia una diagnosi in presenza presso un dentista, che potrà effettuare degli esami strumentali con metodi come la transilluminazione che permette di identificare la possibile carie in atto; il principale trattamento che si potrebbe realizzare, per la cura della carie, è l’otturazione, un processo che permette di sigillare le fessure e i canali che sono causati dai batteri: trattasi di un intervento non complesso ma molto delicato, che si consiglia di realizzare presso alcuni addetti ai lavori esperti del settore, come i dentisti del Centro Implantologico Medico a Padova, da scegliere soprattutto se si vive in Veneto e si ricerca degli addetti ai lavori esperti nella propria regione. È possibile effettuare un trattamento anche senza otturazione e trapano, attraverso tecniche come la Prep Start, l’emissione di biossido di alluminio che permette di curare il dente cariato, o il laser, che però viene sconsigliato per alcune possibili conseguenze come la necrosi della polpa del dente.