Cariche elettrostatiche su fibre, filati e tessuti

L’Italia è nota e apprezzata nel mondo anche come paese della moda e del design, molti noti stilisti sono italiani e tanti brand della moda sono legati, in vario modo e misura, al nostro paese. Non solo in Italia nascono idee e trend, spesso destinati a fare scuola o comunque a durare nel tempo, ma molto buono è anche il livello delle nostre lavorazioni. Non solo dal genio italiano nascono collezioni e abiti finiti, ma numerose sono le aziende e gli artigiani impegnati nella produzione e lavorazione di fibre, filati e tessuti, praticamente di ogni tipo.

I filati e i vari tessuti usati per confezionare abiti, accessori, ma non solo, sono tutti materiali elettricamente neutri. Quando però vengono lavorati a velocità elevate, ad esempio in moderni macchinari per la produzione automatizzata, a causa di frizione, compressione e altre sollecitazioni (anche termiche), possono generare delle cariche elettrostatiche.

Le cariche, se si accumulano possono raggiungere anche alcune migliaia di volt e coinvolgere tutto quello che circonda il macchinario e le bobine. Non solo i materiali lavorati, ma anche parti della macchina. La formazione di cariche elettrostatiche può causare potenzialmente parecchi problemi, tra i quali:

  • Un calo nella qualità dei prodotti;
  • Scosse elettriche agli operatori;
  • Rallentamenti o fermi macchina;

Per eliminare l’elettricità statica da filati e tessuti e quindi prevenire queste ed altre rilevanti criticità si possono usare dei particolari dispositivi, che si rivelano molto efficaci, detti barre ionizzanti o barre antistatiche.

Guasto macchina o problemi di cariche elettrostatiche?

Quando un macchinario che lavora filati o tessuti rallenta o si blocca non sempre è facile capire a cosa è dovuto il problema, stesso dicasi per un improvviso e rilevante calo nella qualità della produzione. Il tutto potrebbe dipendere da un guasto meccanico, così come da molte altre cose. Capire se si è effettivamente davanti ad un problema dovuto alla formazione di elettricità statica sarà il primo passo per iniziare a gestire correttamente la questione, arrivando in tempi possibilmente rapidi ad una risoluzione definitiva. Il problema non va mai sottovalutato, anche piccole scosse o scintille in particolari ambienti produttivi possono causare gravi criticità, capaci di impattare sul fatturato e sulla qualità del lavoro degli operatori.

Eliminare le cariche elettriche indesiderate

Inquadrare a dovere la situazione come detto è il primo irrinunciabile passo da compiere. Successivamente bisognerà anche quantificare o se si preferisce misurare il problema, così da avere un’idea ben definita di come agire per passare alla sua definitiva eliminazione.

Bisognerà sempre affidarsi alla consulenza di un tecnico altamente specializzato che potrà, attraverso appositi strumenti di rivelazione, inquadrare nel dettaglio il problema dell’azienda e indirizzarla verso la soluzione più adatta. Oltre alle citate barre antistatiche ci sono infatti anche altri strumenti, con un approccio tecnicamente spesso simile, come testine che generano cariche localizzate che vanno a contrastare quelle non desiderate. Nella produzione e lavorazione di fibre, filati e tessuti, specie se sintetici, bisognerà sempre fare i conti con l’energia elettrostatica e prima si troverà una soluzione meglio sarà per il proprio business.

Andrea Morandini

Sono uno scrittore, un poeta, un artista, un fotografo e un individuo. Mi piace affrontare tutti gli argomenti.