In un mondo in cui le difficoltà economiche mettono al tappeto sempre più persone, stare al passo con le modifiche legislative sul sovraindebitamento è più importante che mai.
Sapere che esiste una via d’uscita al suddetto problema, e conoscerne eventuali modifiche, è infatti fondamentale per intraprendere un’azione legale e giungere all’esdebitazione.
A tal proposito, di recente, dopo una serie di tentativi, la legge sul sovraindebitamento ha subito diversi aggiornamenti, al fine di tendere una mano a quante più persone possibili sommerse dai debiti.
L’obiettivo di tali modifiche, dunque, è quello di rendere il percorso verso la “libertà” più accessibile, donando una seconda chance a chi si ritrova sul lastrico ed è in preda alla disperazione.
Nelle prossime righe vedremo quali sono i nuovi requisiti richiesti per accedere a queste misure e ai cambiamenti legislativi che sono stati messi in atto.
Quali sono i requisiti che consentono di accedere alla legge 3 sul sovraindebitamento?
Innanzitutto, per poter accedere ai benefici di questa legge occorre dimostrare di trovarsi effettivamente in uno stato di sovraindebitamento.
Per soddisfare questo requisito il debitore deve dar prova del fatto che non possiede risorse finanziarie e patrimoniali sufficienti per poter saldare i propri debiti.
Altro aspetto importante è attestare la propria buona fede: occorre dimostrare di non aver assunto comportamenti fraudolenti o colposi che potrebbero aver spalancato le porte al sovraindebitamento.
In questo modo, la legge esclude i “furbetti” e promette di aiutare i soggetti che si sono ritrovati in tale situazione in maniera del tutto fortuita.
Inoltre, la legge 3 sul sovraindebitamento presta attenzione alla situazione personale e professionale del debitore.
Chi è considerato "fallibile" secondo le procedure concorsuali è escluso.
Di conseguenza, per accedere alle procedure contro il sovraindebitamento, occorre essere un soggetto non fallibile.
Ecco una lista dei soggetti non fallibili.
- Persone fisiche e consumatori
- Imprenditori agricoli
- Professionisti registrati negli albi professionali
- Start-up innovative
- Enti non commerciali, come associazioni, fondazioni e organizzazioni di volontariato
- Artisti
Tutte queste figure possono richiedere l'accesso alle misure senza limitazioni relative all'ammontare del debito, del patrimonio o del fatturato.
Al contrario, commercianti, piccoli imprenditori e lavoratori autonomi devono rispettare determinate soglie economiche nei tre anni antecedenti la richiesta:
- Fatturato annuo sotto i 200.000 euro
- Patrimonio non superiore a 300.000 euro
- Debiti inferiori a 500.000 euro
Uscire dal sovraindebitamento: ecco la legge aggiornata
La legge 3 sul sovraindebitamento è nata per offrire una seconda opportunità a chi è sommerso dai debiti.
Con l'intento di fornire un supporto concreto a chi si trova in condizioni economiche critiche, questa legge è stata rivista e integrata all'interno del Nuovo Codice per la Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza nel luglio del 2022.
Questa evoluzione legislativa ha esteso e potenziato i meccanismi a disposizione dei debitori per affrontare e superare le loro difficoltà finanziarie.
La revisione non ha portato alla creazione di una nuova legge sul sovraindebitamento, ma ha “raffinato” e ampliato l'ambito di applicazione della legge esistente.
L’aggiornamento che ha visto protagonista la legge sul sovraindebitamento rappresenta un adattamento ai cambiamenti socio-economici e alle necessità dei cittadini, confermando l'impegno dello Stato nel fornire strumenti efficaci per la gestione delle crisi finanziarie personali e aziendali.
Questa legge resta un pilastro fondamentale per chi cerca di riemergere da una situazione debitoria insostenibile, offrendo non solo sollievo legale, ma anche una speranza concreta di ripresa.
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A chi affidarsi per uscire dal tunnel dei debiti e ripartire puliti?
Quando ci si ritrova sommersi dai debiti, il primo passo da compiere è affidarsi a professionisti esperti nella gestione delle crisi di sovraindebitamento.
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Questo approccio consente di affrontare il percorso con più tranquillità e sicurezza: gli interessi del debitore sono sempre al primo posto.
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