Le cicerchie sono un tipo di legume dalle origini antichissime, coltivato da millenni in Asia, Africa ed Europa, e conosciuto anche con il nome di pisello d'India o pisello d'erba.
Questo alimento è molto conosciuto e consumato anche nel nostro Paese, dove recentemente ha ottenuto la denominazione "PAT" cioè "Prodotto Agroalimentare Tradizionale".
Le cicerchie sono molto apprezzate non solo per il loro gusto unico, ma soprattutto per le innumerevoli proprietà nutritive e la versatilità in cucina, che permette di creare piatti poveri ma allo stesso tempo deliziosi.
Proprietà delle cicerchie
Le cicerchie sono un legume particolarmente prezioso dal punto di vista nutrizionale, ricche di proteine, sono molto diffuse in tutta Italia, in particolare nelle zone del centro e sud Italia, come Umbria, Lazio, Marche e Puglia, in cui sono presenti in molte ricette tradizionali.
Così come le altre tipologie di legumi, anche le cicerchie contengono un'elevata percentuale di vitamina B, sali minerali, fibre e polifenoli, indispensabili per il benessere dell'organismo.
Controindicazioni delle cicerchie
Se da un lato questo legume è un alleato importante per la salute, dall'altro può essere anche molto pericoloso, poiché all'interno dei suoi semi è presente un particolare aminoacido, denominato ODAP, una vera e propria neurotossina responsabile di una patologia degenerativa, il neurolatirismo, che provoca la paralisi degli arti inferiori.
É importante però sottolineare che questo tipo di problematica si è presentata dopo un'assunzione massiccia di questo alimento, di solito durante periodi di forte carestia in cui le cicerchie rappresentavano uno dei pochi alimenti a disposizione del popolo.
Inserite all'interno di una dieta variegata, così come avviene al giorno d'oggi, in cui sono presenti quotidianamente cibi differenti, il pericolo di contrarre questo tipo di patologia è molto basso.
Come ridurre la tossicità delle cicerchie
Esistono diversi stratagemmi casalinghi che permettono di ridurre al minimo la tossicità di questo alimento, uno tra i più diffusi consiste nel lasciare i legumi in ammollo in acqua tiepida e salata per almeno un giorno, prima di procedere con la cottura.
Un'altra procedura che ne riduce la tossicità prevede di cuocerle ad alte temperature, preferibilmente in acqua bollente e per un periodo di tempo prolungato.
Se non si ha a disposizione molto tempo è possibile sfruttare la pentola a pressione, così da ridurre notevolmente i tempi di cottura.
Infine, per rendere le cicerchie digeribili, si possono utilizzare quelle decorticate, ad oggi infatti è sempre più facile trovare nei negozi delle ottime cicerchie decorticate da provare in svariate ricette.
Di solito questo legume è abbinato a dell'olio extravergine di oliva di qualità o ad erbe profumate, come rosmarino e origano, che permettono di alleviare alcuni tipici disturbi tipici legati al consumo di legumi, come il gonfiore intestinale, oltre che donare ulteriore gusto ai piatti.
Le cicerchie nei piatti della tradizione
Come abbiamo già accennato, la tradizione italiana presenta un'ampia varietà di piatti in cui le cicerchie sono le vere protagoniste.
Dai classici e intramontabili minestroni, alle calde e saporite zuppe, ma anche sotto forma di purea o, per chi ama sperimentare in cucina, come farina da utilizzare per realizzare crespelle e focacce alternative.
Le cicerchie sono un ingrediente davvero versatile, possono trasformarsi in un contorno, un condimento gustoso per un primo piatto, fino a diventare un piatto unico perfetto soprattutto per le fredde serate invernali.
Un esempio è una tipica zuppa umbra, in cui le cicerchie sono unite a una serie di odori, come prezzemolo, aglio e mentuccia, e colorate dalla passata di pomodoro.
Una ricetta semplice e contadina, che raccoglie all'interno del piatto tutti i sapori della terra, e bagnata dall'olio extravergine d'oliva, uno dei pilastri della dieta mediterranea, per un risultato sorprendente sia per il palato che per il benessere dell'organismo.