Secondo i dati che sono a disposizione, nell'anno 2023 è stata superata la soglia dei 300 milioni di migranti a livello globale, e il 40% di questi risulta essere ragazzi al di sotto dei 18 anni.
Il flusso migratorio è una situazione che riguarda i paesi di tutto il mondo e può essere trattata non come un problema da risolvere, ma come un'opportunità per i paesi destinatari dell'immigrazione.
I numeri dell'immigrazione
Quando si parla di immigrazione, si è portati a pensare che si riferisca ad un fenomeno tutto italiano, o al massimo europeo, ma non è affatto così: infatti il paese con più immigrati al mondo è quello degli Stati Uniti, che è la destinazione ambita per circa il 20% delle persone che si spostano.
Al secondo posto delle destinazioni maggiormente desiderate, si trovano la Germania e l'Arabia Saudita.
I motivi dei flussi migratori
Il motivo per cui così tante persone di ogni parte del mondo si spostano dal loro paese, è principalmente una questione di sopravvivenza: alcuni migranti scappano da zone oggetto di guerra, di conflitti interni, da paesi con un potere non democratico o perché oggetti di persecuzioni, tutte situazioni che impediscono di portare avanti la vita dignitosa che tutti meritano, soprattutto i più piccoli.
In alcuni casi la migrazione è dovuta alla povertà e alla miseria del proprio paese o anche a catastrofi naturali che obbligano a spostamento.
Tutte le motivazioni che portano queste persone a lasciare la propria terra, spesso a malincuore, per cercare sostegno e una nuova opportunità di vita in un paese lontano e diverso dal loro, che possa offrire delle prospettive migliori per sé stessi e per la propria famiglia.
Le opportunità dei flussi migratori
Al contrario di quanto troppo spesso si pensa soprattutto in Italia, i flussi migratori, se gestiti in maniera adeguata, possono essere una grande opportunità per il paese che li accoglie.
Se inseriti in un contesto sociale sano, i migranti si rivelano cittadini che possono contribuire all'economia del paese diventandone uno strumento di crescita e, nel caso di paesi che hanno una popolazione tendente all'invecchiamento come quella italiana, si rivelano una risorsa anche per la contribuzione al sistema pensionistico; inoltre, quella di potersi confrontare con culture diverse, con storie e situazioni di persone che vengono da luoghi di cui spesso si conosce solo il nome, è un arricchimento culturale e sociale ineguagliabile.
Le sfide
Quella dei flussi migratori è una sfida che accoglie tutti i paesi industrializzati del mondo, e non solo perché, soprattutto all'inizio, gestire l'immigrazione ha un costo notevole per il paese di destinazione, ma anche perché spesso i migranti non vengono visti di buon occhio dalla popolazione che risulta poco accogliente nei loro confronti.
I motivi sono molti, e non si sono messaggiati solo all'ostilità che purtroppo troppo spesso si prova nei confronti di chi che viene considerato diverso e ospite, ma riguardano anche il lavoro che i profughi vanno a svolgere nei paesi ospitanti: la loro situazione viene spesso sfruttata dai datori di lavoro, che ne approfittano per sottopagarli, e questa manodopera a basso costo influisce sulle retribuzioni generali, che vengono a loro volta anch'esse diminuite.
Ciò che sarebbe necessario è innanzitutto un approccio diverso al migrante, che deve partire dalla società, per consentire a queste persone, spesso spaventate e timorose, di integrarsi nella nuova realtà in cui si trovano a vivere, per diventare una vera risorsa per chiunque.
Se si riuscisse a comprendere questo, non sarebbe più una questione da risolvere, ma diventerebbe un'accoglienza proficua per tutti.